Chissà perché, quando penso ai tacchi a spillo e al loro potere evocativo, mi viene subito in mente il film di Almodovar, e il bellissimo Miguel Bosé “en travesti”: un uomo che indossa la principale arma di seduzione femminile. E anche se, come affermò Christian Louboutin –“ Una donna nuda con dei tacchi addosso può essere molto sexy, un uomo nudo con le scarpe fa ridere”- a me lui apparve estremamente seduttivo.
Di certo alla diffusione del tacco a spillo hanno contribuito principalmente le dive del cinema americano, prima fra tutte Marylin Monroe nell’iconica scena del film “Quando la moglie è in vacanza” (1955), indossando le decolletè create per lei da Salvatore Ferragamo, e ancor di più gli stiletti di Manolo Blahnik, lanciati dal serial “Sex and city” non caso ribattezzato «Shoe in the city».
E’ interessante però conoscere come si dipana la storia della calzatura nei secoli, per scoprire che non sempre e non solo il tacco è stato utilizzato per fini seduttivi.
Pare ad esempio che presso gli antichi egizi i tacchi venissero indossati dai macellai per evitare di sporcarsi i piedi con il sangue delle bestie uccise e che le matrone greche e romane furono invece le prime che, per sembrare più alte, adottarono una sorta di maxi plateau, un rialzo che copriva tutta la superficie della suola.
Ma la data che pare più probabile come primo esempio di calzatura femminile con tacco è quella del 1533, quando Caterina De Medici scelse un paio di scarpe con rialzo per sposarsi a Parigi con il Duca D’Orleans.
In generale il tacco è sempre stato simbolo di autorità, ricchezza e prestigio, ma è il richiamo sessuale che implicitamente evoca a farlo diventare, in tempi recenti, un elemento “fetish” per eccellenza; da quando Roger Vivier ne realizzò per Dior il primo paio negli anni ’50 fino ad oggi, con le grandi firme internazionali, come il già citato Manolo Blahnik , Jimmy Choo o Louboutin (famoso il suo tacco rosso) che ne hanno fatto un elemento indispensabile nel guardaroba delle star più sexy ( Curiosità: il primo ad indossare scarpe con tacco rosso fu Luigi XIV che ne fece il simbolo del suo potere)
Nel tempo le proposte di seduzione sono divenute molto ampie, e a volte passano attraverso strade impervie; il ritorno del plateau e del tacco scultura, e l’avvento delle sneaker sotto ogni forma, hanno aperto la strada a proposte creative e bizzarre, a volte dei veri “coup de théatre”, che di seduttivo hanno ben poco. E che di certo sono improponibili dopo gli “anta”!
Certo se ripenso all’incedere di Marylin Monroe e Jane Russel in “Gi uomini preferiscono le bionde” non posso che avere nostalgia dei tempi nei quali era la classe a fare la differenza…
Per fortuna il buon gusto non è morto, e per la prossima primavera estate ci sono molte proposte interessanti da copiare, sia tra le decolletè che tra i sandali
Niente eccessi secondo me, quindi, quando si parla di seduzione; l’ eccesso, si dice, è il lato oscuro dell’eleganza e per me l’eleganza è invece qualcosa di chiaro, semplice, impalpabile. Tanto più che il mio imprinting sono stati i tacchi a spillo di vernice nera che indossava la mamma nelle occasioni speciali, profumate di naftalina e di Chanel N° 5; non posso che ricordare con nostalgia quando le indossavo di nascosto e davanti allo specchio mi sentivo già una donna. E oggi che una donna lo sono, e neanche più giovanissima, la seduzione ha ancora e avrà sempre quel profumo.