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Il profumo, traccia della personalità

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“E’ l’accessorio di moda basilare, indimenticabile, non visto, quello che preannuncia il tuo arrivo e prolunga la tua presenza”

Così Cocò Chanel parlava del profumo, e io non posso che essere d’accordo: anche con un outfit semplicissimo e senza proferire parola, un profumo che sia davvero nostro e che ci rappresenti può dire moltissimo della nostra personalità.

L’olfatto è il senso più istintivo: è direttamente collegato infatti al sistema limbico, centro delle emozioni e dei ricordi ed è anche per questo che scegliere ciò che ci colpisce emotivamente ma che ci sta anche bene addosso può rivelarsi difficile. Sì, perché il profumo che ci attira al primo sentore non è detto che vada d’accordo col PH della nostra pelle

Sapevi che le molecole odorose di un profumo cambiano non solo secondo il grado di acidità cutanea e sudorazione ma anche della produzione di sebo?

Una pelle mista e grassa non gradisce le essenze troppo intense mentre si accorda con note leggere e frizzanti, come lavanda e bergamotto. Sulle pelli secche e disidratate invece le molecole odorose tendono a disperdersi più velocemente e per questo è meglio preferire le essenze più persistenti.

Ma la scelta del profumo deve tener conto anche della personalità, e questa è rappresentata dalle diverse famiglie olfattive nelle quali sono divisi i profumi: ognuna di esse definisce un gusto e una personalità, e molto spesso, per le più esigenti, le famiglie olfattive si mischiano per dar vita a profumi unici e personalizzati.

Le famiglie olfattive sono:

Agrumata o esperidata: predominano il bergamotto, limone, mandarino, cedro, arancio amaro e pompelmo.

Floreale: dedicate a un solo fiore (rosa, mughetto, gelsomino, mimosa, iris, frangipani ecc) o a un bouquet.

Fruttata: dedicata d un solo frutto (pera, pesca, lampone, fragola, melone)

Cipriata: fragranze caratterizzate da sentori agrumati e di muschio di quercia, patchouli e labadano.

Legnosa: legni di cedro, vetiver, sandalo.

Orientale o ambrata: essenze esotiche e sensuali caratterizzate da spezie, vaniglia, ambra.

Fougèrie: fragranze per lo più maschili con sfumature agrumate, fresche e speziate.

Cuoiata: odore di cuoio oppure di nappa, arricchito da sentori di tabacco.

Come scegliere il profumo

Vista la complessità di famiglie olfattive, ph della pelle e gusto da considerare, è ovvio che la scelta del profumo non può essere affrettata. Quindi, quando entriamo in una profumeria, prendiamoci il nostro tempo: utilizziamo le “mouillettes” (ossia le striscioline di carta dove viene spruzzato il profumo) per una prima “esplorazione” olfattiva, poi andiamo a sondare il profumo sulla nostra pelle, spruzzandolo sul polso.

A questo punto dobbiamo attendere almeno un’ora perché l’essenza si sviluppi in tutte le sue parti: inizialmente percepiremo le note di testa, le più fresche, poi quelle di cuore e infine quelle di fondo, le più persistenti. Ovviamente è importante anche la distinzione tra eau de parfum (la più intensa), eau de toilette ( più leggera) e acqua di colonia, da utilizzare anche dopo la doccia su tutto il corpo. Il profumo si sarà espresso al meglio fondendosi con la nostra pelle e solo in questo momento potremo decidere se è davvero il “nostro”, quello che ci rappresenta di più.

Polso, interno del gomito e retro dell’orecchio sono i canonici punti del corpo su cui vaporizzare il profumo. Per un effetto altamente seduttivo prova a profumare la nuca e la base dei capelli: quando ti muoverai emanerai un discreto e piacevole effluvio! Lo stesso accadrà se spruzzerai il profumo sull’orlo della gonna ( anche questa un’intuizione di Coco Chanel!) E se desideri sentire la fragranza tutta per te, spruzzala tra i seni.

A questo punto non resta che correre a provare i nuovi profumi di stagione e immergerci in una nuvola di benessere!

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