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Tingere i capelli o lasciarli grigi? E’ la personalità che fa la differenza

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Negli ultimi anni stiamo vivendo una rivoluzione d’immagine che, sebbene sia ancora all’inizio, ha già conquistato una vasta platea di ultracinquantenni: parlo della “greynaissance”, la “rinascita grigia” delle donne non più giovanissime, dove il giro di boa dell’età matura non è più l’inizio delle fine, ma l’occasione per rilanciare e vivere una nuova parte di sé.

Una rivoluzione nata quasi in punta di piedi e che nel campo della moda, soprattutto riguardo l’editoria di settore, è ancora sottovalutata ( ne ho scritto qui) ma che nel sentire comune è una realtà consolidata.

Soprattutto riguardo il colore dei capelli.

Se fino a 15 o 20 anni fa i capelli bianchi erano visti come un tabù, qualcosa da nascondere tingendoli fino a tarda età, oggi sono divenuti, per molte donne, il simbolo di una nuova vita da esibire con orgoglio: a questo proposito tantissime sono le testimonial importanti che sono diventate ambasciatrici del “grey”, come Jamie Lee Curtis, Emma Thompson , Helen Mirren, Jane Fonda, ma anche donne molto più giovani come Hilary Duff, Kelly Ousborne, Rita Ora o addirittura la 18enne Lourdes Maria, figlia di Madonna.

Jamie Lee Curtis @getty images
Helen Mirren @getty images
Lourdes Maria Ciccone

Da questa nuova “consapevolezza grigia” è nata addirittura una comunità web e una seguitissima pagina Instagram che si chiama “Grombre”: è un gruppo di donne che vive con naturalezza la trasformazione dei propri capelli e riscopre la bellezza dell’unicità. Su Grombre vengono raccontate brevi storie individuali, che parlano del rapporto con i capelli che ingrigiscono: storie di donne che ammettono di amare il grigio dei loro capelli, ma di non aver sempre avuto il coraggio di coltivarlo, spesso per insicurezza. O anche donne che sono semplicemente stanche della ‘condanna’ di doversi tingere ogni mese, di veder spuntare quella ricrescita con cui non ci si sente a posto con sé stesse, per sancire un nuovo modo di vivere l’immagine di sé. Sono storie diverse ma accomunate dal desiderio di superare gli stereotipi sociali: la fondatrice è Martha Truslow Smith, 27enne con i capelli grigi che si occupa del mondo beauty con un approccio che invita alla completa accettazione di sé stesse.

Martha Truslow Smith

Tuttavia ci sono ancora moltissime donne che vedono i loro capelli grigi come il segnale ineluttabile del tempo che passa, e, almeno da questo punto di vista, non vogliono mostrarlo e decidono di continuare a tingersi: anche questa una scelta giusta se corrisponde all’immagine che abbiamo di noi, al nostro look, alla nostra personalità, che è sempre la cartina di tornasole. Il colore giusto può dare nuova luce al viso e agli occhi e permette anche di sbizzarrirsi con le tonalità: uno dei vantaggi dell’età che avanza può essere quello di non farsi più bloccare dal giudizio altrui, e non è poco!

Ma quando si sceglie di tenere i capelli grigi come fare a superare l’antipatico momento della ricrescita? Bisogna innanzitutto armarsi di pazienza: il periodo di transizione può essere infatti un po’ lungo, e dipende molto dalla velocità di crescita del capello.

Foto di Jack Martin colorist California

Per evitare di avere un contrasto troppo marcato nel momento in cui la ricrescita comincia a farsi vedere, sarebbe utile aspettare 2/3 mesi e poi tagliare i capelli, diminuendo così il più possibile i capelli colorati.
Se invece non si vogliono tagliare i capelli, per chi ha una base scura o media, si può schiarire il colore affinché il contrasto tra i capelli scuri e quelli bianchi sia meno marcato. Se i capelli sono biondo scuro o castano chiaro, la soluzione migliore è invece quella di realizzare delle mechès chiarissime in modo da consentire ai capelli bianchi di mischiarsi in maniera quasi impercettibile. Bisogna sapere che il colore della chioma non evolve verso un bianco universale ma verso la propria sfumatura: questo vuol dire che se si avevano capelli con sfumature calde anche il bianco sarà più caldo, oppure diventerà bianco ottico se i capelli avevano tonalità fredde. Quindi mai pensare di decolorare i capelli, si avrebbe un bianco innaturale.

Bisognerà poi spuntare i capelli ogni mese in modo da eliminare più velocemente i colorati per far spazio al grigio: potrà essere anche un modo per vedersi con un taglio corto, soprattutto se non lo abbiamo mai fatto!

A questo punto vorrei segnalrvi un bellissimo libro che parla di rinascita over 60, “Quella metà di noi” di Paola Cereda: la protagonista è Matilde, una donna di 65 anni che trova il coraggio di rimettersi in gioco, di cambiare il suo destino e di essere finalmente se stessa.

Come ognuna di noi ha fatto o si appresta a fare.

Ricordando che “Potete essere belle a trent’anni, affascinanti a quaranta e irresistibili per il resto della vostra vita” – Coco Chanel

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